di Claudia Izzo-
Vacanze programmate o last minute, che importa, basta che si stacchi dalla quotidianità, dal lavoro che inizia a soffocarci, dalla gestione delle nostre vite che iniziano a fagocitarci del tutto… Dopo il covid, poi, vissuto in prima persona o attraverso i dati forniti quotidianamente da qualsiasi emittente radio o tv o attraverso i racconti della vicina, amica, collega, parente, abbiamo davvero bisogno di sapere che esista un’isola felice in cui rintanarci per il maggior tempo possibile!
Scegliamo sulla nostra cartina mentale, aiutati da quella cartacea, un luogo in cui il sole possa asciugare i nostri pensieri e la brezza cullare i nostri sogni.
Dunque, apriamo a valigia che ci porteremo, amica di una vita, come si può aprire un baule della nonna in cui nascondere progetti a breve scadenza, o come aprire una magica porta, perchè la valigia è essa stessa un luogo. E’ l’anticamera del sogno del nostro viaggio.
E cosa vogliamo che condivida con noi questo sogno? Per molte donne in valigia non mancherà l’abito scollato per la serata che ci conquisterà, il tacco alto e i sandali, il costume ultimo modello che ci fa sentire bellissime, il jeans e quei libri che ci guardavano timidi dalla mensola in attesa di una nostra decisione, il pc, l’agenda per programmare il rientro. La valigia non rappresenta che ognuna di noi nelle sue mille sfaccettature, i nostri sogni, le nostre aspettative, il coraggio di portare il nostro mondo in una nuova avventura.
Si ha bisogno di una pausa da cui ricominciare, un nuovo progetto da concretizzare, uno spazio fisico e psicologico in cui respirare aria nuova, perchè si sa, che sia mare o montagna, arriva un momento in cui vivere nuovi luoghi, sensazioni, emozioni, gusti, colori, profumi.
Il resto lo affronteremo al ritorno. Con uno sguardo nuovo, perchè ogni viaggio è una rinascita.