di Claudia Izzo
Due le ipotesi di reato nell’ambito delle indagini sul tragico incidente verificatosi nelle acque della Costiera Amalfitana giovedì scorso, 3 Agosto, nello specchio d’acqua innanzi al fiordo di Furore che ha causato la morte dell’editrice americana Adrienne Vaughan. Si sta ricostruendo tutta la vicenda nei minimi dettagli con la Procura di Salerno che ha aperto un’inchiesta delegando le indagini ai militari della Capitaneria di Porto. Diversi i video acquisiti e le persone sentite.
Si tratterebbe, dunque, dell’ipotesi di reato – omicidio colposo e naufragio colposo a carico dello skipper 30enne del gozzo – secondo quanto affermato stamane nella conferenza stampa tenutasi presso la Capitaneria di Porto di Salerno alla presenza del Procuratore della Repubblica di Salerno, dott. Giuseppe Borrelli e del Capitano Attilio Mario Daconto.
“La Procura delle Repubblica ha dato vita alle audizioni delle persone informate sui fatti” ha commentato il dott. Borrelli. “Sono state ascoltate 70 persone presenti a bordo della motonave Tortuga che hanno fornito la loro versione. Lo skipper del motoscafo è stato sottoposto a test per tasso alcolemico attualmente sottoposto al vaglio di un consulente della Procura della Repubblica. Sono in corso delle verifiche tese ad accertare rotta e velocità dei due natanti, anche attraverso la presenza di apparecchiature presenti sulle imbarcazioni, rilevatori cioè in grado di rilevare posizione e velocità.
Sentito il marito della vittima, ricoverato in un ospedale diverso rispetto a quello dello skipper, che sarà riascoltato appena le sue condizioni di salute miglioreranno. La Procura sta indagando su omicidio colposo e naufragio colposo, si attendono gli esiti degli accertamenti tecnici e medico-legali. Tutte le circostanze sono oggetto di accertamento. La motonave Tortuga ha un apparato AIS (Automatic Identification System), che consente il tracciamento di rotta e velocità, bisogna verificare se questo apparato fosse presente anche sul motoscafo”.
L’incidente
Come sempre accade doveva essere una giornata all’insegna della spensieratezza per tutti. Siamo nelle splendide acque della Costiera Amalfitana, innanzi al Fiordo di Furore.
Da un lato una festa di matrimonio con 80 passeggeri sul veliero di 45 metri il cui nome, Tortuga, riecheggia l’isola scoperta da Cristoforo Colombo sul finire del 1492. Balli e canti, si mangia, si brinda.
Dall’altra parte un motoscafo, un gozzo sorrentino, con a bordo la statunitense 45enne Adrienne Vaughan, presidente del Bloomsbury Usa, sussidiaria americana della Bloomsbury Publishing, la casa editrice britannica che ha editato i romanzi di Harry Potter, il marito Mike, la figlia di 12 anni e il figlio di 8 anni, lo skipper, un 30enne campano, risultato poi positivo ai test tossicologici, alla guida dell’imbarcazione presa a noleggio dalla famiglia statunitense presso una società di Massa Lubrense. La famiglia statunitense aveva visitato Roma ed avevano deciso di far tappa a conoscere la Costiera Amalfitana, ma il destino ha deciso irrimediabilmente per loro.
Poi le urla, come si vede dai video diffusi in rete, realizzati da alcuni ospiti del matrimonio sul veliero: la scena che si presenta agli sguardi è raccapricciante, il gozzo è incastrato nella prua del veliero. Si sente “Oh my God”. La festa finisce in tragedia.
A causa del violentissimo impatto, come ha sottolineato il procuratore Borrelli, la donna che stava a prua a prendere il sole è stata sbalzata nelle acque, con lei la figlia. Ma a definire il triste epilogo è stata la caduta della donna sulle eliche del gozzo. Disperata la corsa contro il tempo: grazie ad un motoscafo è stata trasportata dalla Guardia Costiera di Amalfi alla Darsena del porto di Amalfi, dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118. Dopo i tentativi di rianimazione e la somministrazione di farmaci salvavita, nonostante l’arrivo dell’elicottero per il trasferimento a Salerno, alle 19,00, la donna è morta.
Come ha sottolineato il procuratore Borrelli: “la comunicazione dell’avvenuta tragedia è stata repentina: alle 17.45 del 3 Agosto, da parte del veliero è arrivata segnalazione della collisione, dei feriti, delle persone in acqua, dei componenti dell’equipaggio che si stavano attivando per il soccorso“.
Il marito della donna, è sta medicato, insieme ai due figli, illesi, presso l’ospedale di Ravello, per i quali, come ha ricordato il Capitano Attilio Mario Daconto, essendo minori, immediatamente sono stati attivati i servizi sociali del comune di Amalfi che hanno interloquito con il padre dei ragazzi per i provvedimenti da adottare urgentemente, sia attivando servizi psicologici, sia dando loro dimora presso una struttura alberghiera