L’edizione numero XXIII è dedicata ai commerci: dal Medioevo ai giorni nostri
Attesa per il nome del nuovo Magister di Civiltà Amalfitana
Amalfi è pronta a rituffarsi nelle atmosfere Medievali. E lo farà il prossimo 1 settembre con la rivisitazione di una delle sue più importanti pagine di storia a cui è legata l’attribuzione del titolo di Magister di Civiltà Amalfitana. E così l’Antica Repubblica Marinara tornerà ad essere teatro di uno straordinario evento storico che trae spunto dalla grandezza politica delle civitates per offrire un carnet di appuntamenti di alto profilo culturale e spettacolare.
Il 31 agosto e il 1 settembre, infatti, Amalfi e la vicina cittadina di Atrani celebreranno una nuova edizione del Capodanno Bizantino. Ovvero, l’inizio dell’anno fiscale e giuridico nell’epoca dell’Impero d’Oriente da cui si trae spunto per una due giorni di celebrazioni e festeggiamenti che coinvolgerà cittadini, visitatori e turisti della Costiera in un emozionante viaggio che coniuga la centralità amministrativa e politica dell’Amalfi medievale al protagonismo culturale e turistico della città di oggi.
IL TEMA
La ventitreesima edizione dell’evento sarà dedicata alle capacità imprenditoriali degli amalfitani che già dal Medioevo consentirono ad Amalfi di acquisire una considerevole forza economica portandola ad essere prima tra le città marinare in ordine cronologico. E questo grazie ai mercanti che riuscirono a sottrarre agli arabi il monopolio dei commerci mediterranei, fondando già dal X secolo basi mercantili in diversi punti dell’Italia meridionale e del Medio Oriente. Amalfi, piccola e intrepida regina dei mari, seppe allargare l’orizzonte dei propri interessi economici nel periodo in cui l’Europa iniziò lentamente il suo risveglio. Fu con la mutazione delle condizioni economiche generali che crebbe il volume dei traffici amalfitani trovando sbocco anche verso altri porti di Levante verso i quali furono molto frequenti i contratti di navigazione a scopi commerciali. Una capacità imprenditoriale insita negli abitanti di questo lembo di terra, oggi fortemente vocato al turismo, che hanno saputo intessere rapporti commerciali anche dopo secoli di distanza da quel glorioso passato che la vide ricca e fiorente repubblica marinara.
A questi elementi sarà legata a doppio filo la nomina del nuovo Magister di Civiltà Amalfitana che la commissione si appresta ad annunciare dopo aver valutato attentamente il profilo meritevole del prestigioso riconoscimento.
GLI EVENTI IN PROGRAMMA
Il programma del Capodanno Bizantino sarà inaugurato il 31 agosto, a Largo Duca Piccolomini con un convegno di studio cui seguirà l’intervista al nuovo Magister di Civiltà Amalfitana. Il 1° settembre spazio alla spettacolare rievocazione: toccherà all’imponente Corteo Storico, ancor più ricco di quello ammirato sfilare in occasione della Regata, lungo il percorso che da Amalfi porta al sagrato della Cappella San Salvatore de’ Birecto di Atrani, dove ha luogo la cerimonia di investitura del Magister di Civiltà Amalfitana alla presenza dell’Arcivescovo. Il suggestivo Corteo Storico rievocativo, con oltre 100 figuranti in costume d’epoca, farà da cornice anche quest’anno alla cerimonia di investitura, con l’affascinante rito medievale ispirato all’incoronazione dei Duchi di Amalfi, suggellato dalla presenza dell’Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni, monsignor Orazio Soricelli.
L’evento si divide tra tradizione, approfondimento culturale e intrattenimento lungo un tema predefinito scelto proprio intorno al nome del Magister, titolo assegnato a una personalità, amalfitana d’origine o di adozione, che si è distinta per particolari meriti in uno dei settori di spicco dell’antica civiltà medievale. Al termine del Corteo, il Magister raggiungerà la suggestiva scalinata della Cattedrale di S. Andrea ad Amalfi per la presentazione ufficiale alla cittadinanza.
Sabato 2 settembre, infine, concerto di Alex Britti (ore 21.30, Piazza Municipio) in cui il chitarrista romano porterà in scena un live coinvolgente ed energico, frutto di lungo lavoro, anello di congiunzione tra passato e presente della sua storia musicale. Il pubblico potrà lasciarsi conquistare dalla leggerezza e dalle sonorità blues e rock, che da sempre contraddistinguono il repertorio del chitarrista romano, in questo show in cui Britti rivelerà entrambe le sue due anime pop e cantautorale.
LA STORIA
Nato da un’idea del medievalista amalfitano Giuseppe Gargano intorno al 1980, il Capodanno Bizantino si incentra sulla rievocazione dell’inizio dell’anno fiscale e giuridico nei territori dell’impero d’Oriente, che corrispondeva al 1 settembre, giorno nel quale entravano in carica i comites, cioè i capi della repubblica marinara di Amalfi nella sua fase aristocratica. Una prassi in voga dall’839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo, per poi essere ripresa con l’istituto dell’elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d’Amalfi nel 1266, in epoca angioina, e proseguire fino ai Borbone. Fin dalla sua fase progettuale, la manifestazione ha coinvolto i comuni di Amalfi e di Atrani, le uniche civitates della Repubblica Amalfitana almeno sino alla metà dell’XI secolo; teatro principale della rievocazione, la chiesa del S. Salvatore de Birecto di Atrani, cappella palatina e sede dell’incoronazione dei duchi di Amalfi, quindi luogo di pubbliche assemblee dei sindaci delle Università.
La prima edizione del Capodanno Bizantino, realizzata per una felice intuizione dell’assessore al turismo dell’epoca Antonio Bottiglieri, si è svolta nel 1999 ed è proseguita fino ad oggi con un’unica pausa, avvenuta nel 2010, che ha segnato un cambio di passo e una svolta nella sua storia. Se nei primi anni, infatti, il focus della manifestazione era incentrato sui temi del diritto e della giurisprudenza, con il clou nell’assegnazione del titolo di “Duca di Amalfi – Maestro del Diritto” a nomi di spicco del mondo della giurisprudenza, tra cui Giovanni Conso e Sabino Cassese, dal 2011 si è deciso di allargare il campo alle personalità che hanno dato lustro alla storia amalfitana con l’investitura del “Magister di Civiltà Amalfitana”.
IL MAGISTER
Il titolo di Magister di Civiltà Amalfitana viene assegnato ogni anno a una personalità, amalfitana d’origine o di adozione, che si è distinta per particolari meriti in un settore della civiltà amalfitana medievale, dall’imprenditoria alla politica, dalla scienza alla marineria, che trovano un punto di fusione nell’invenzione della bussola, dall’arte alla religione, dal diritto alla solidarietà e diplomazia. Campi in cui la grandezza di Amalfi ha fatto scuola.
Ciascuno di questi campi è dedicato a un personaggio famoso della storia di Amalfi: il premio per l’Imprenditoria è intitolato a Mauro de Comite Maurone, ricco e nobile mercante amalfitano indicato come il fondatore di uno dei primi ospedali a Gerusalemme nella seconda metà dell’anno Mille. Al cardinale e teologo Pietro Capuano è dedicato quello per la Religione, quindi si ricordano il Duca Mansone I per la Politica, Lorenzo d’Amalfi, distintosi per l’originalità degli studi classici e dell’uso delle fonti, per la Scienza, Giovanni Augustariccio per il Diritto, il traduttore Giovanni d’Amalfi per l’Arte, il fondatore dell’ordine dei Cavalieri Ospitalieri – poi Cavalieri di Malta – fra’ Gerardo Sasso per la Solidarietà e la Diplomazia, e Flavio Gioia per la Marineria. La Commissione che assegna il titolo è composta dai Sindaci di Amalfi e di Atrani, dagli Assessori alla Cultura di Amalfi e di Atrani, dal Presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, dal medievalista Giuseppe Gargano e dallo storico dell’arte Giovanni Camelia, che furono con Bottiglieri gli ideatori del Capodanno Bizantino.