Emigrato da Atrani giovanissimo nella Parigi multietnica degli Anni Sessanta
ha intercettato le tendenze delle nuove culture con l’intraprendenza dei mercanti amalfitani
Gli scambi commerciali di ieri e di oggi: dai grandi mercanti dell’era medievale che fecero ricca e potente l’antica Repubblica marinara a quei commerci instaurati dagli amalfitani dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. E’ un omaggio alla capacità imprenditoriale del territorio un tempo ricadente nel Ducato di Amalfi, la XXIII edizione del Capodanno Bizantino che quest’anno si celebrerà lungo il solco che riconduce a quegli uomini di affari come Pantaleone de Comite Maurone e Pantaleone Viarecta, che donarono le porte di bronzo di Amalfi ed Atrani.
E così, vagliati i profili di personalità legate al territorio dell’antico Ducato da vincoli di appartenenza, frequentazione o studio della civiltà medievale amalfitana, la commissione composta dai sindaci di Amalfi e Atrani, Daniele Milano e Luciano de Rosa Laderchi, dalla delegata alla Cultura del Comune di Amalfi, Enza Cobalto, dall’assessore alla Cultura di Atrani, Michele Siravo, dall presidente onorario del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Ermelinda Di Lieto, e dagli ideatori della manifestazione, gli storici Giovanni Camelia e Giuseppe Gargano, ha designato all’unanimità “Magister Civitatis Amalfie” Vittorio Perrotta, imprenditore di successo internazionale.
Emigrato giovanissimo nella Parigi multietnica degli Anni Sessanta, con l’intraprendenza dei mercanti amalfitani che dai fondaci bizantini importavano spezie, panni e manufatti di pregio, ha intercettato le tendenze delle ‘nuove’ culture, promuovendo negli interscambi commerciali soluzioni innovative, assunte a modello globale di sviluppo ecosostenibile, integrazione multiculturale e coesistenza pacifica.
E’ questa la motivazione con cui il nuovo Magister sarà investito del titolo in occasione del Capodanno Bizantino che si celebrerà ad Amalfi dal 31 agosto al 2 settembre.
«Con questa nomina riportiamo alla luce, dandole dignità, una storia entusiasmante di capacità imprenditoriale maturata al di fuori dei confini nazionali – fa sapere la Commissione del Premio – L’indicazione di Vittorio Perrotta, quale nuovo Magister di Civiltà Amalfitana, vuole essere proposta come esempio alle nuove generazioni perché quella mestizia che accompagna ogni tipo di emigrazione si è trasformata caparbia capacità di conquista del successo».
Il programma del Capodanno Bizantino sarà inaugurato il 31 agosto, a Largo Duca Piccolomini con un convegno di studio cui seguirà l’intervista al nuovo Magister di Civiltà Amalfitana. Il 1° settembre spazio alla spettacolare rievocazione: toccherà all’imponente Corteo Storico, ancor più ricco di quello ammirato sfilare in occasione della Regata, lungo il percorso che da Amalfi porta al sagrato della Cappella San Salvatore de’ Birecto di Atrani, dove ha luogo la cerimonia di investitura del Magister di Civiltà Amalfitana alla presenza dell’Arcivescovo. Il suggestivo Corteo Storico rievocativo, con oltre 100 figuranti in costume d’epoca, farà da cornice anche quest’anno alla cerimonia di investitura, con l’affascinante rito medievale ispirato all’incoronazione dei Duchi di Amalfi, suggellato dalla presenza dell’Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni, monsignor Orazio Soricelli. Al termine del Corteo, il Magister raggiungerà la suggestiva scalinata della Cattedrale di S. Andrea ad Amalfi per la presentazione ufficiale alla cittadinanza.
Sabato 2 settembre, infine, concerto di Alex Britti (ore 21.30) in cui il chitarrista romano porterà in scena un live coinvolgente ed energico, frutto di lungo lavoro, anello di congiunzione tra passato e presente della sua storia musicale. Il pubblico potrà lasciarsi conquistare dalla leggerezza e dalle sonorità blues e rock, che da sempre contraddistinguono il repertorio del chitarrista romano, in questo show in cui Britti rivelerà entrambe le sue due anime pop e cantautorale.
La ventitreesima edizione dell’evento sarà dunque dedicata alle capacità imprenditoriali degli amalfitani che già dal Medioevo consentirono ad Amalfi di acquisire una considerevole forza economica portandola ad essere prima tra le città marinare in ordine cronologico. E questo grazie ai mercanti che riuscirono a sottrarre agli arabi il monopolio dei commerci mediterranei, fondando già dal X secolo basi mercantili in diversi punti dell’Italia meridionale e del Medio Oriente. Amalfi, piccola e intrepida regina dei mari, seppe allargare l’orizzonte dei propri interessi economici nel periodo in cui l’Europa iniziò lentamente il suo risveglio. Fu con la mutazione delle condizioni economiche generali che crebbe il volume dei traffici amalfitani trovando sbocco anche verso altri porti di Levante verso i quali furono molto frequenti i contratti di navigazione a scopi commerciali.
Una capacità imprenditoriale insita negli abitanti di questo lembo di terra, oggi fortemente vocato al turismo, che hanno saputo intessere rapporti commerciali anche dopo secoli di distanza da quel glorioso passato che la vide ricca e fiorente repubblica marinara.