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Costiera Amalfitana: il “mal secco” compromette la raccolta dei limoni, incontro ad Amalfi

Negli ultimi anni, la Costiera Amalfitana ha visto, con una crescente preoccupazione, diminuire la raccolta dei limoni a causa del proliferare del fungo Plenodomus Tracheiphilus, noto anche come “mal secco”. Questo patogeno, che attacca principalmente le piante di limone, minaccia non solo la qualità dei frutti, ma anche l’economia locale, profondamente legata a questo agrume simbolico.

È fondamentale, quindi, adottare misure efficaci per contrastare questa malattia e proteggere le preziose coltivazioni.
Quindi ben vengano iniziative come questa in programma oggi, lunedì 22 luglio 2024 alle ore 18.00 che si terrà presso l’Azienda Agricola Salvatore Aceto di Amalfi (Sa), sita in Via delle Cartiere 59, promossa da Confagricoltura Salerno, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la Regione Campania, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con Confagricoltura Campania, Confagricoltura Napoli e Ortofrutta Italia.

L’iniziativa toccherà la problematica del fungo che attacca principalmente il limone, il cedro ed il bergamotto.
Il Plenodomus Tracheiphilus provoca il mal secco nelle piante di limone, causando avvizzimento, ingiallimento delle foglie e, in casi gravi, la morte dell’albero. Questa malattia si diffonde facilmente attraverso pratiche agricole inadeguate e condizioni ambientali favorevoli, rendendo essenziale intervenire tempestivamente.

Per cui è importante che i sindaci della costiera insieme alla comunità montana dei Monti Lattari, ai consorzi e ai carabinieri forestali si interfacciano per combattere questa calamità. Infatti per combattere tale fungo è importante stabilire in sinergia con tutti i comuni della costiera un programma di monitoraggio regolare per rilevare precocemente i segni di infezione e quindi utilizzare tecnologie moderne, come l’analisi delle immagini e il campionamento del suolo, per identificare aree a rischio e intervenire tempestivamente sensibilizzando i produttori di limoni sull’importanza di pratiche agricole sostenibili con l’uso di portinnesti resistenti e la gestione corretta dell’irrigazione evitando ristagni d’acqua che favoriscono lo sviluppo di questo fungo. Inoltre, è fondamentale rimuovere e smaltire le parti colpite per limitare la diffusione della malattia; una potatura accurata permetterà di favorire la circolazione dell’aria e la luce all’interno delle piante, riducendo così l’umidità che promuove la crescita del patogeno.

La lotta contro il Plenodomus Tracheiphilus richiede un impegno collettivo e multidisciplinare. Solo attraverso la prevenzione, l’innovazione e la cooperazione sarà possibile proteggere il patrimonio agricolo e culturale della costiera Amalfitana. Con impegno e determinazione, è possibile garantire un futuro prospero per la produzione di limoni, un simbolo dell’identità di questa splendida regione.
È necessario quindi unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme. Infatti , non si può ottenere nulla di veramente prezioso se non con la cooperazione disinteressata di tutti

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