Dopo 9 anni di silenzio espositivo, Giuseppe Ruocco torna ad esporre a Minori le sue opere di pittura e ceramica. Torna dopo nove anni ad esporre a Minori nella Sala n° 29 di Corso Vittorio Emanuele, dal 22 luglio a tutto agosto 2022, Giuseppe Ruocco, pittore e ceramista, che continua un “colloquio” artistico con il suo pubblico, mai venuto meno negli anni.
Ruocco, viene dalla ceramica appresa presso l’Orfanotrofio Umberto I di Salerno, vera scuola di vita per molti giovani che furono iniziati nei laboratori dell’Istituto; chi alla ceramica, chi ai mestieri, chi alla musica, (famosa la sua banda musicale).
L’Istituzione fu coltivata con amore e passione da Alfonso Menna, prima nella sua qualità di sindaco della nuova Salerno e poi per molti anni come Presidente dell’Umberto I. Quegli anni, Giuseppe Ruocco li fa rivivere nel suo libro, di memorie e ricordi che vanno a costituire non solo una parte della sua storia personale, ma anche dei tanti che uscirono dall’Istituto e trovarono la loro realizzazione umana e professionale nell’ambito lavorativo, chi nei mestieri di: calzolaio, meccanico, tipografo, ceramista, falegname e chi invece proseguì il proprio percorso di “riscatto” umano e sociale percorrendo i sentieri dell’arte e dell’insegnamento.
Proprio all’Umberto I, il “Serraglio” così come veniva chiamato l’Istituto, Ruocco, apprende l’arte della ceramica, l’amore per il disegno e il piacere nel manipolare la creta. Sono anni di formazione, che poi lo porteranno a trasferire la propria passione nell’insegnamento.
“Confessa” il pittore, nel depliant della Mostra:”Scrivo questa presentazione delle mie opere di dipinti e ceramiche per questa estate 2022 a Minori nel salotto di casa mia, circondato dai miei quadri e da quelli dei miei amici pittori. Troneggiano su di me quadri e ceramiche di artisti salernitani e della Costa d’Amalfi”. Dal suo atelier di Ponteprimario, diventato vero cenacolo di pittori, sono passati negli anni, numerosi artisti: Vivone, Moliterno, Savo, Donata, Mammato, Gambardella e Megael. Sembra ancora “aleggiare” la presenza di Mario Carotenuto, pittore che ha fatto la storia della pittura nel salernitano, e che è stato punto di riferimento per molti artisti locali, dal quale l’artista ha appreso l’amore profondo per il disegno, che è la base della buona pittura. Scrive Ruocco:”Le opere che ho scelto per la mostra seguono le diverse esperienze degli anni. In ceramica in tempi recenti sono approdato a una decorazione più sintetica, astratta e sperimentale, secondo la lezione di Mondrian”.
In questi anni di “silenzio” espositivo, dice Ruocco: ”Il forno che è sempre “benevolo” completa l’opera finale, dando all’oggetto caratteristiche di unicità; ho voluto proporre anche i “rotti d’ autore”, cioè gli oggetti di terracotta impreziositi da incidenti o imperfezioni che sono diventati opere esclusive e piene di fascino, decontestualizzate dal loro uso quotidiano”
Per la pittura, aggiunge l’artista: “In generale ho continuato ad esprimermi con le consuete tecniche: acquerello, pastelli a cera ed a olio, l’acrilico e altre. Sarà evidente la mia predilezione per l’acquerello, “cavallo di battaglia” in tutta la mia attività di pittore. Tant’è che ho sentito l’esigenza di aggiungere del “colore” ad alcuni grafici eseguiti con la “vecchia” penna a pennino e l’inchiostro di China”. Tanto lavoro artistico svolto con serietà lungo tutti questi anni, non poteva che trovare in Minori la sua sede espositiva più congeniale. E’ un atto d’amore per il paese natio che sicuramente molti apprezzeranno.